martedì 1 marzo 2011

Adsense e Partita IVA: quanto costa? Quanto si guadagna in realtà?

E' molto difficile guadagnare con un blog e con Adsense (o, più in generale, con della pubblicità su un sito internet). Bisogna scrivere tante pagine (post) al giorno, ricevere tante visite, e parlare degli argomenti giusti…
Online Fraud
… ma i problemi “tecnici” non sono l’unico ostacolo: anche il fisco italiano ci mette del suo, con le tasse sui guadagni, e il quasi certo obbligo di aprire la Partita IVA. Perché in tasca non ci arriverà la cifra che riporta il pannellino di Adsense, purtroppo. :(


(nota : se non si svolgono altre attività - cioè, si è disoccupati - si ha l’obbligo di aprire la Partita IVA. E ormai sono quasi sicuro che questo obbligo lo si abbia in ogni caso.  consultatevi con un commercialista).
Facciamo l’ipotesi di guadagnare (in media) X euro al giorno, con Adsense inserito sul nostro sito o blog. Quanto costa la Partita IVA? Quanto paghiamo di tasse? Quanto ci resta?
  1. Il primo salasso: i costi fissi della partita IVA. 4′000 € all’anno (minimo), tra iscrizione alla camera di commerciocommercialista e INPS.
    Rimangono: (X - 11) € al giorno (sarebbe il reddito, cioè ricavi - costi);
  2. Il secondo salasso: le tasse sul reddito (cioè, sugli eurini sopravvissuti al passo 1). In realtà, se ricaviamo “poco” (meno di 30′000€ all’anno… magari!) ci salva il regime dei contribuenti minimi;
    • se entriamo nei contribuenti minimi: gli (X - 11) € al giorno (il reddito) vengono tassati di un “semplice” 20%;
    • se non entriamo nei contribuenti minimi: gli (X - 11) € al giorno (il reddito) vengono tassati di un bel 47% di tasse, tra IVA, IRPEF e IRAP;
Da tutto questo nascono sostanzialmente 4 considerazioni:
  • Devi guadagnare almeno 11€ al giorno.
  • Se sei davvero sicuro di voler guadagnare con la pubblicità online, devi guadagnare il più possibile; tanto il fisco, di tutto quello che guadagni, te ne farà vedere ben poco. Quindi:
    • scrivere molte pagine web e/o post al giorno;
    • ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca;
    • non affidarsi al solo blog, ma aprire un sito, scrivere guide, avviare un forum/community, etc;
    • tradurre (almeno) in inglese;
    • aprire più di un sito;
  • manca, secondo alcuni, un qualcosa che permetta di guadagnare piccole somme online senza evadere le tasse e, contemporaneamente, senza dover aprire Partita IVA; sottoscrivo in pieno, solo in quel caso si potrebbe pensare, infatti, di inserire della pubblicità su un blog personale.
  • se si supera di poco il regime dei contribuenti minimi, meglio ridurre la pubblicità, in modo da avere ricavi inferiori: il passaggio dal 20 al 50% di tasse sul reddito potrebbe non giustificare il passaggio di “fascia”.
post tratto da qui

( se vuoi dirci la tua con un commento e sei da un cellulare passa alla versione web in basso :) )